1. Premessa. 2. L’omicidio rituale nelle carte natali. 3. I transiti nei delitti rituali. 4. Alcuni esempi, per comprendere il fenomeno. 5. Conclusioni.
4. Alcuni esempi, per comprendere il fenomeno
Il succo del discorso è che l’astrologia è una scienza esatta, e di questo sono convinto da sempre. Ma è una scienza esatta nell’indicare le energie in movimento, non nell’indicare precisi avvenimenti.
Talvolta, con un certo intuito, con la logica, e con l’esperienza, si riescono a individuare eventi con molta certezza.
Ma quando l’astrologo, a digiuno di esoterismo, e a digiuno di qualsiasi cognizione giudiziaria e investigativa, fa diagnosi di colpevolezza su un soggetto, sconfina nel ridicolo.
Infatti, non occorre un esperto astrologo, ma è sufficiente anche essere dei semplici interessatialla materia, per capire che una persona che viene coinvolta in un delitto rituale, non avrà certo un quadro natale appagante, semplice, pieno di trigoni e sestili, e con tutti i pianeti posti in posizioni favorevoli. Se avesse avuto questo tema, non sarebbe mai stato accusato di un delitto del genere.
Se una persona è stata coinvolta in una vicenda di questo tipo, a livello energetico deve essere compatibile con queste vicende, ma non è detto che ciò faccia di lui un assassino, o meglio L’ASSASSINO.
Ora faccio un esempio tratto dalle mie vicende personali per far capire come funziona l’astrologia in rapporto al tema natale.
Negli anni, avevo analizzato il tema natale di molti miei amici maghi, veggenti e sensitivi. Quindi avevo capito cosa rende una persona una sensitivo almeno potenziale o no.
Dopo i primi articoli mi hanno scritto molte persone con poteri del genere. Il tempo medio per individuare le loro caratteristiche, per me, varia da un minuto ai quindici nei casi più complessi.
Perché questo?
Perché ogni tema natale di sensitivi è accomunato da alcune caratteristiche.
Ma questi stessi temi natali sono anche di potenziali serial Killer, qualora le loro energie fossero mal indirizzate, o potenziali santi. O anche di potenziali malati di mente.
Cosa, allora, mi fa capire immediatamente che si tratta di persone speciali, provviste di un dono?
Il fatto che mi abbiano scritto. Infatti, se la persona mi ha scritto, escludo sia un serial killer, ed escludo che sia ricoverata in ospedale psichiatrico.
Escludo anche sia un santo, altrimenti non mi avrebbe scritto e avrebbe da tempo saputo qual è la sua missione in questa vita.
Opto quindi per una via di mezzo.
E tuttavia, se non ho questo semplice dato (il fatto che mi abbia scritto) non posso fare alcuna diagnosi.
Senza rendersene conto, l’astrologo di turno che fa una diagnosi di colpevolezza, non solo dimentica che, qualora gli sottoponessero un tema natale identico di un’altra persona, scambiandolo con quello di Bossetti, darebbe identico verdetto di colpevolezza (e non potrebbe essere diversamente stante l’identità di temi natali); ma dimentica che non ha operato oggettivamente, come dovrebbe essere per una “scienza” che si definisce esatta, ma ha operato partendo da un dato di base che ha condizionato tutto il giudizio: il fatto che questi personaggi siano stati coinvolti in un omicidio.
A conferma di quanto dico racconterò di un’altra vicenda, che conferma quanto dico.
Tempo fa (molto tempo prima che scrivessi gli articoli di astrologia) mi scrisse una persona mandandomi il tema natale. Non mi scrisse nulla mi mandò il tema dicendomi solo “puoi vedere perché sono in questo periodo di merda? Sento che sei la persona che può aiutarmi”.
Capii che era un sensitivo, non solo per il fatto che mi aveva scritto “sento che puoi aiutarmi” (sento, non credo, spero, o altro) ma anche perché nel suo tema la cosa era evidente, dato uno stellium in casa 12 di sole luna e Urano; facendogli i transiti, questo periodo di merda non risultava. Nel tema risultava buona predisposizione al successo, al denaro, una personalità amorevole…
Provai a dirgli che l’ora di nascita forse era sbagliata. Ma lui insisteva che aveva davanti a sé l’estratto di nascita.
Ho impiegato settimane a capire. Guardavo il tema, lo riguardavo. Riflettevo. Lo rimettevo via. Poi lo ritiravo fuori. E pensavo fossi io che, non essendo un esperto, non riuscivo a capire. Feci vedere il tema a un mio amico esperto di astrologia, ma mi disse la stessa cosa che dicevo io. Quadro positivo, transiti positivi.
Un giorno ebbi l’illuminazione e gli scrissi “scusa puoi dirmi esattamente che lavoro fai, e in questo momento dove abiti”. Mi rispose “sono in un ospedale psichiatrico, sotto psicofarmaci”.
E così si spiegò tutto. Considerato pazzo, era stato imbottito di psicofarmaci. La sua volontà aveva ceduto. E si era rotto quel confine, rappresentato dalla carta natale, tra destino e libero arbitrio. Venuta meno la forza di volontà (piegata dagli psicofarmaci) tutte le potenzialità di successo della carta erano venute meno. ma in passato era statom un imprenditore ricco e di successo.
Se avessi avuto quel semplice dato (il ricovero) avrei impiegato qualche secondo a vederci la malattia mentale.