1. Premessa. 2. Alcuni casi di gemelli astrali. 3. I fattori che incidono sul destino individuale. 4. Astrologia e spiritualità.
4. 4. Conclusioni. Astrologia e spiritualità.
Ho scritto questo articolo dopo anni di studio dell’astrologia ove il mio interesse non è mai stato sapere di che segno ed ascendente sono Tizio o Caio (ad oggi non mi ricordo ad esempio di che segno sono i miei familiari e molti miei amici, tranne quelli di cui ho fatto il tema natale e calcolato i transiti).
La cosa che mi aveva sempre interessato era capire i transiti delle persone straordinarie.
Avendo avuto la fortuna, nella mia vita, di frequentare persone molto particolari e dal destino molto particolare avevo notato che spesso, queste persone, avevano non solo il tema natale, ma soprattutto i transiti, che spesso non coincidevano con le previsioni ufficiali.
E notavo, ad una verifica sperimentale, che molte delle persone migliori che conoscevo nella mia vita, con un destino assolutamente eccezionale, a leggere il tema natale in modo piatto, diventavano persone squallide, noiose o addirittura criminali, mentre erano dei santi. Persona molto particolare, mi ha detto un mio amico oggi riguardo ad un tema natale; chi è Crowley? No, era Aurobindo.
Mentre Madre Meera che ha un pericoloso (per la personalità) Stellium di 4 pianeti in prima casa, diventava una pallosa egoica.
Quanto ai transiti, in particolare, notavo che alcune persone, dopo un transito di Urano (che dura circa 7 anni) dicevano che era stata l’esperienza più straordinaria della propria vita. Altri, al contrario, la più distruttiva da cui, in alcuni casi, non si sono più ripresi. Le prime, erano persone straordinarie, dalla vita straordinaria; dura, difficile per un comune mortale, ma una vita da sogno per certi versi. Le altre, erano persone normali.
Ciro Discepolo (il cui incontro con lui, anni fa, quando ebbi il privilegio di ascoltarlo per ore, fu determinante per farmi riprendere lo studio dell’astrologia e mi aprì mondi prima impensati, donandomi chiavi ed aprendomi porte), ad esempio, scrive nel suo “I simboli planetari” che un transito particolare di Marte in prima casa, congiunto a Saturno, può essere mortale. Ed è talmente intenso che non si può neanche esorcizzare con la sua tecnica delle rivoluzioni solari mirate.
Eppure ho una carissima amica che ha avuto un transito del genere qualche tempo fa. In effetti non è morta, ma è praticamente andata in coma rischiando di morire. Eppure si è ripresa, seppure a fatica. Il periodo nero si sta diradando e so che avrà una vita straordinaria, che inciderà sul destino di milioni persone. La conosco da anni, e quando la conobbi, anni fa, dissi a me stesso che sarebbe stata un’avventura meravigliosa poterne seguire i suoi sviluppi.
Ho solo impiegato dieci anni a capirne il tema natale e i relativi transiti, che mi hanno fatto quasi impazzire.
A questo punto del mio cammino, ho raggiunto, per me, un traguardo importante.
Ho capito infatti a fondo il significato dei principali insegnamenti spirituali che, un tempo, mi parevano banali e addirittura stupidi in alcuni casi.
Rimanevo profondamente irritato ad esempio da alcuni principi spirituali del Buddismo di Nichiren, in cui viene ripetuto ossessivamente “recita Nam Myoho Renge Kyo, qualunque cosa accada”. Sei depresso? Recita recita Nam Myoho Renge Kyo. Non trovi lavoro? Recita Nam Myoho Renge Kyo. Mi pareva, a dir poco, banale.
Trovai però una certa similitudine con altre scuole spirituali.
Un giorno Bachan Kaur, l’insegnante di Kundalini Yoga del centro Ram Dass di Viterbo, mi spiegò in modo semplice ma efficace la filosofia del Kundalini Yoga: “Mi piace il Kundalini Yoga perché la sua filosofia, in fondo, è semplice. Diceva Yogi Bhajan (uno dei maestri spirituali del Kundalini Yoga) che il succo del percorso spirituale è la pratica costante. Se arrivava uno che si sentiva la reincarnazione di Cristo e aveva la missione di salvare il mondo, e chiedeva come poteva fare, lui rispondeva “Pratica il Kundalini Yoga”. Se arrivava un altro che diceva di parlare con gli angeli, rispondeva la stessa cosa “pratica il Kundalini yoga e zitto!”. Non gliene fregava nulla di parole, teorie, ecc. Ti metteva sotto a praticare Kundalini Yoga. Fine della storia”.
Filosofia molto simile a quella di tutte le discipline spirituali, in fondo.
In effetti questo è il succo della pratica spirituale: elevare le proprie vibrazioni. Fare pratica spirituale, qualunque cosa accada. In questo modo si resiste alle batoste degli astri, trasformandoli in insegnamenti spirituali per la tua vita.
E per pratica spirituale non si intende solo mantra, e meditazione, ma anche pensieri positivi, frasi positive, azioni e qualsiasi cosa serva ad elevare lo spirito.
Elevando le proprie vibrazioni cambiano le vibrazioni del corpo astrale. E la risposta agli impulsi degli astri sarà, inevitabilmente, diversa.
Scrive Paramahansa Yogananda, nel suo Autobiografia di uno yogi, che con la realizzazione spirituale l’uomo sempre di più cessa di essere soggetto alle meccaniche leggi degli astri, per diventare lui stesso il promotore di un cambiamento esterno.
Concludendo. Alcuni transiti, qualunque cosa facciamo, non li potremo esorcizzare e li dovremo comunque affrontare. Ma qualcosa possiamo fare. Ed è qui che mi sono risuonate nella mente le frasi che per anni avevo ascoltato, senza capirle e giudicandole troppo frettolosamente:
Recita Nam Myoho Renge Kyo, qualunque cosa accada.
Pratica il Kriya Yoga, qualunque cosa accada.
Pratica il Kundalini Yoga, qualunque cosa accada.
Recita Om, qualunque cosa accada.
Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, paragrafo 16. Vincere gli astri.
L’Astrologia è lo studio delle reazioni dell’uomo agli stimoli planetari. Le stelle non hanno alcuna benevolenza o animosità cosciente; emettono soltanto radiazioni positive o negative. Queste, per se stesse, non aiutano né danneggiano l’umanità, ma sono il mezzo esteriore che permette alla legge karmica di causa/effetto – che ogni uomo ha messo in moto nel passato – di esplicare la sua azione equilibratrice. Un bimbo nasce nel giorno e nell’ora in cui i raggi celesti si trovano in armonia matematica col suo karma individuale. Il suo oroscopo è un ritratto accusatore che rivela il suo inalterabile passato e i suoi probabili risultati futuri. Ma questo certificato di nascita può essere interpretato esattamente solo da uomini dotati di saggezza intuitiva; e sono pochi. Il messaggio arditamente proclamato attraverso i cieli al momento della nascita non va inteso nel senso di dare un’importanza determinante al fato, cioè al risultato del bene e del male compiuti nel passato, ma al contrario deve risvegliare la volontà dell’uomo di sottrarsi al suo asservimento. Ciò che egli ha fatto, egli stesso può disfarlo. Nessuno all’infuori di lui ha promosso quelle cause che determinano gli effetti dominanti nella sua vita attuale. Egli può superare ogni limitazione, perché egli stesso la creò con i suoi atti, e perché è in possesso di risorse spirituali non soggette alle pressioni planetarie.Un superstizioso timore riverenziale dell’Astrologia rende l’uomo un automa, schiavo della propria sottomissione a una guida meccanica. L’Uomo Saggio vince i propri pianeti – cioè, il proprio passato – assoggettandosi, invece alla creazione, al Creatore. Più egli si rende conto della sua unità con lo Spirito, meno potrà essere dominato dalla materia. L’Anima è sempre libera; non ha fine perchè non ha principio. Non può essere soggiogata dalle stelle.”
Sui gemelli astrali c’è anche l’interessante articolo: https://www.larottadiulisse.it/gemelli/gem-astr.html
Il problema però è che l’autore prende in considerazioni persone nate a troppa distanza l’una dall’altra.
Interessante la casistica che ha riportato in: https://www.larottadiulisse.it/gemelli/gem-prob.html
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