I tarocchi. Storia.

I tarocchi nel corso dei secoli

3La diffusione a partire dal 1700

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Il tarocco diventa strumento esoterico

Secondo gli studiosi, i tarocchi erano un gioco di società fino al 1700, per diventare poi uno strumento esoterico a partire dalla fine del 1700. Effettivamente, nel mondo esoterico i tarocchi dovevano essere quasi sconosciuti, e la prova di ciò, come fa notare correttamente Giordano Berti, sta nel fatto che le opere esoteriche dei secoli precedenti non fanno riferimento alcuno ai tarocchi. Nelle opere di Agrippa, o Paracelso, ad esempio, non c’è alcun cenno, neanche di sfuggita, ai tarocchi. E l’unica spiegazione possibile è che prima di quest’epoca essi fossero sconosciuti agli esoteristi. Tuttavia tale teoria non è del tutto convincente e la mancata menzione dei tarocchi prima del 1700 potrebbe avere un’altra spiegazione: nei secoli precedenti, coloro che scrivevano in materia di magia non potevano dire tutto, in parte perchè erano tenuti al segreto iniziatico, in parte perchè dovevano sfuggire all’inquisizione. Nelle opere di Paracelso e Agrippa, infatti, non si fa cenno a rituali, bacchette magiche e altri strumenti; ma è possibile che questo fenomeno sia voluto e che quello dei tarocchi sia un argomento su cui gli autori hanno volutamente taciuto. D’altronde, il tarocco è un’opera che, dal punto di vista esoterico, può dirsi praticamente perfetta. E’ sufficiente far caso alla numerologia presente all’interno di un mazzo per rendersi conto che la struttura di esso non può essere stata creata per soli scopi ludici, ma deve essere il frutto di qualche intento esoterico ben preciso. I tarocchi si basano infatti sulla cosiddetta legge dell’ottava (che ha come base il numero sette, con l’otto che dà inizio ad una serie ulteriore di 7): 21 arcani maggiori (3 per 7) più lo zero come ottava carta; 77 carte in tutto (11 per 7) con Il matto a fare da ottava; 56 arcani minori (7 per 8) composti di 4 semi da 14 carte (2 per 7). Gli arcani maggiori, in particolare, delineano un percorso iniziatico ben preciso, con le varie tappe dell’evoluzione dell’uomo fino a Dio. Insomma, è possibile che i tarocchi siano da sempre uno strumento esoterico, ma che esso non sia stato rivelato fino al 1700 perchè, non a caso, è solo con la fondazione della massoneria, avvenuta nel 1717, che la ricerca esoterica e spirituale diventò libera, e ciascuno studioso divenne libero di dire e fare ciò che riteneva giusto senza rischiare il rogo.

Court de Gebelin ed Etteilla

Alla fine del 1700 uno studioso di esoterismo, Court de Gebelin, pubblicò 9 volumi, frutto di una ricerca durata 20 anni, in cui descriveva la sua teoria sui tarocchi, riconducendoli all’antico Egitto. Un seguace di Gebelin, Etteilla (anagramma del suo nome, Alliette) ne riprese gli studi e, essendo un veggente, dichiarò che i tarocchi furono creati 3953 anni prima, in una riunione di 17 magi. Creò poi un mazzo di tarocchi che, a suo dire, era quello originale, essendo il mazzo giunto fino a noi stravolto rispetto al modello primario a seguito di molti rimaneggiamenti successivi. Questo mazzo è tutt’ora utilizzato e venduto e noto come “tarocco di Etteilla” o “Grand’Etteilla“.

Eliphas Levi, Papus e Wirth.

Esoteristi successivi attribuirono ai tarocchi influenze cabalistiche oltre che Egiziane (del resto, Mosè si formò ai misteri egiziani e venne educato in Egitto; l’ebraismo quindi deriva dall’Egitto ed è in seno ad esso che si forma). Alphonse Louise Costant, il vero nome di Eliphas Levi, era un abate cattolico, che usò questo pseudonimo per firmare le sue opere esoteriche. Fu lui che per primo associò le 22 carte degli arcani maggiori con le 22 lettere dell’alfabeto ebraico e con l’albero della vita e le 22 sephirot. I suoi studi furono ripresi e approfonditi da Papus (Gerard Encausse) e dal suo allievo Wirth, che crearono due mazzi di tarocchi, ancora oggi attuali e utilizzati.

Waite e Crowley

Fu con Arthur Edward Waite e Aleisteir Crowley che i tarocchi si diffusero in tutto il mondo anche a non iniziati, e si diffuse la cartomanzia come mai prima d’ora. Entrambi erano stati iniziati nella società magica nota come Golden Dawn, che curava (e cura) particolarmente la formazione degli adepti con lo studio dei tarocchi. Ed entrambi crearono due dei mazzi più usati ancora oggi: il tarocco Rider Waite Smith, e il tarocco Crowley, o libro di Thot. Waite, nel suo mazzo, ebbe cura di associare ad ogni arcano minore il corrispondente significato simbolico. Crowley, invece, associò ad ogni carta una parola chiave che ne illustrasse il significato, ridisegnò ogni lama secondo principi esoterici, con uno stile e colori assolutamente diversi dai suoi predecessori, e vi associò un libro di istruzioni particolarmente efficace.

L’epoca moderna

Dalla metà del 900 in poi il tarocco si diffonde un po’ ovunque, viene apprezzato da tutti gli strati sociali, e si diffonde in edizioni economiche che permettono di essere acquistati da chiunque. La facilità con cui oggi si può stampare anche da soli un mazzo (esistono in commercio anche mazzi bianchi, da riempire, ed è possibile stampare in proprio un mazzo di tarocchi personale presso tipografie qualificate) ha permesso una diffusione enorme del tarocco tradizionale, e di nuovi mazzi creati da artisti, disegnatori, pittori, storici, o semplici appassionati. Sono migliaia i mazzi in circolazione, e questo sito è nato per mostrarvi e raccontarvi i principali in circolazione.
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